Turismo - Razzolini (FdI): “Regolamentare la vendemmia turistica per i territori veneti vocati”

16 aprile 2021

 

(Arv) Venezia 16 apr. 2021 - "La pandemia da Covid-19 ha messo in forte crisi il comparto turistico italiano e in Veneto il turismo è la prima industria con 18 miliardi di fatturato. La sua declinazione al mondo del vino, l’enoturismo, prima della pandemia valeva oltre 2,6 miliardi di euro solo in Italia, grazie ad un pubblico di enoturisti che nell’ultimo rapporto dell’’associazione nazionale Città del Vino è stato stimato in 14 milioni di persone. Di questa, una percentuale notevole ha sempre scelto il Veneto quale meta privilegiata per la ricchezza e eterogeneità di denominazioni vitivinicole con 14 Docg, 18 Doc e 10 Igt”. Per questo motivo, il consigliere regionale Tommaso Razzolini (Fratelli d’Italia), ha presentato oggi in Consiglio regionale del Veneto, quale primo firmatario insieme ai colleghi Raffaele Speranzon, Daniele Polato, Joe Formaggio e Enoch Soranzo, una mozione per far ripartire il Veneto dei borghi e dei territori rurali attraversi il volano economico e culturale del turismo del vino.

“Con la collaborazione dell’associazione Città del Vino e in linea con il progetto pilota lanciato lo scorso settembre dal Comune di Alba (Cuneo) – prosegue il consigliere - la prossima vendemmia in Veneto potrebbe diventare una vera e propria vacanza esperienziale per avvicinare per qualche ora gli appassionati visitatori al mondo rurale dei borghi e dei piccoli Comuni all’insegna dell’enoturismo attivo”.

"La ripartenza e lo sviluppo turistico del territorio Veneto potrebbe cominciare proprio da qui, oltre a dare impulso per la creazione di nuovi impieghi. La Giunta regionale, si attivi con l’associazione Città del Vino e le associazioni di categoria per predisporre una regolamentazione di vendemmia turistica da condividere con i territori veneti a vocazione enoturistica. Il coinvolgimento dei vendemmiatori turistici – conclude Tommaso Razzolini - avverrà nel rispetto delle norme stabilite nei protocolli, per poche ore e a carattere didattico ed esperienziale, senza incorrere in spiacevoli equivoci con le autorità preposte ai controlli sul lavoro”.